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Con l'arrivo della primavera, oltre ai giorni più lunghi e al risveglio della natura, si fa spazio anche un fastidioso compagno: l'allergia ai pollini. Questo disturbo, che colpisce milioni di persone per diverse settimane, è il risultato di una risposta anomala del sistema immunitario a sostanze normalmente innocue. Le mucose nasali, gli occhi, i bronchi e la pelle diventano iperattivi e sensibili, causando sintomi come starnuti, tosse, naso che cola e gonfiore.
Le principali cause di allergia ai pollini sono le graminacee, gli alberi e le erbe infestanti. Il polline, agente fertilizzante maschile delle piante, viaggia facilmente nell'aria, specialmente nei giorni ventosi, rendendo difficile evitarne il contatto.
Per proteggersi, è consigliabile evitare il contatto con il polline rimanendo al chiuso durante i periodi di migrazione, chiudendo le finestre e utilizzando filtri dell'aria e sistemi di condizionamento. Dopo le attività all'aperto, è consigliabile fare una doccia per rimuovere il polline dalla pelle e cambiare gli indumenti. Inoltre, è importante evitare l'uso eccessivo di saponi aggressivi, poiché possono causare disidratazione della pelle.
Per alleviare i sintomi, è possibile assumere farmaci da banco come decongestionanti, antistaminici e corticosteroidi nasali, ma solo sotto prescrizione medica. È fondamentale consultare un professionista sanitario prima di intraprendere qualsiasi trattamento fai da te. In alcuni casi di allergia più grave, può essere considerata l'immunoterapia, ma la valutazione deve essere sempre effettuata da un medico.