Ingredienti Dannosi nel Dentifricio: Come Riconoscerli e la Ricetta del Dentifricio Fai da te!

20 Settembre 2017   07:00  

I dentifrici sono fatti di abrasivi, tensoattivi per detergere e fare schiuma e il fluoro.

Neanche a dirlo, però, le sostante in aggiunta sono moltissime, cerchiamo, quindi di districarci nella giungla degli INCI (ossia l'etichetta secondo la nomenclatura standard).

La pubblicità di questi prodotti non fa altro che esaltare l'aggiunta di bicarbonato, microsfere abrasive, ecc... Ma quando e di cosa ci possiamo fidare? Vengono svolti degli studi su nuovi ingredienti?

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Partiamo con una panoramica degli ingredienti di base, i loro nomi e a cosa servono.

ABRASIVI (Silica, Sodium Bicarbonate, Calcium Phospate, Perlite)

Gli abrasivi sono necessari per rimuovere placca, residui di cibo e piccole macchie, non sbiancano, ma sono essenziali per eliminare le cause dell'ingiallimento dello smalto.

TENSOATTIVI (Sodium Lauryl Sulphate)

Sono le sostanze responsabili della detersione e della formazione di schiuma, inoltre sciolgono altri componenti che non sono idrosolubili.

FLUORO (Sodium Fluorite)

Protegge dalla carie, rinforza lo smalto e lo protegge dalle sostanze acide che ingeriamo, distrugge i batteri, quindi contrasta la placca e l'assorbimento degli zuccheri.

ATTENZIONE: una quantità eccessiva di fluoro, soprattutto nei primi anni di vita, può causare la patologia della fluorosi, per questo è consigliabile che i bambini fino ai 6 anni usino solo acqua e spazzolino o dentifrici specifici per l'infanzia con una minore percentuale di fluoro (500 ppm).

COSA SI AGGIUNGE AGLI INGREDIENTI BASE?

Il TRICLOSAN è un antibatterico, ma si è notato un certo accumulo nell'organismo, constatando la presenza addirittura nel latte materno.

Si teme che questa sostanza molto diffusa nei prodotti industriali (deodoranti, detersivi per il bucato, prodotti per la cura della pelle) possa far rinforzare dei batteri contro l'azione degli antibiotici comuni.

Sia ben chiaro che nei dentifrici, la quantità di questa sostanza (quando c'è) è irrisoria, ma vale la pena leggere l'INCI e preferire dei dentifrici che non lo contengono.

C'è da dire che un ulteriore effetto antibatterico, si può ottonere rendendo l'ambiente sfavorevole alla loro proliferazione, ad esempio modificando il pH.

REGOLATORI DI PH  (Sodium/calcium Phosphate, Sodium Hydroxide, Sodium Bicarbonate)

Hanno funzione di cambiare il pH, sequestrando gli ioni di calcio e di magnesio e tenendo sotto controllo l'acidità dei prodotti.

CONSERVANTI

Il primo elemento che trovate nell'INCI di qualsiasi dentifricio, è sempre l'acqua, questo vuol dire che è l'elemento principale del prodotto. Ciò vuol dire che dobbiamo necessariamente prevedere dei conservanti per non far deteriorare il dentifricio: i più utilizzati sono le sostanze della famiglia dei Paraben, efficaci anche in ridotte quantità, economiche e a basso impatto ambientale.

AROMI

Gli aromi che rendono piacevole il sapore del dentifricio, possono essere di origini naturali o sintetiche. Esiste comunque l'obbligo di indicare nell'INCI tutti gli allergeni (alcuni dei più diffusi sono Linalool, Llimonene, Citronellol)

COLORANTI

Li riconoscete dalla sigla CI, donano il colore verde, contrariamente a quanto si possa pensare, non è menta, ma colorante, elementi assolutamente inutili, atti solo ad attirare i consumatori.

Fonte: Altroconsumo

Secondo l'Epoch Time ci sono ben 9 ingredienti da evitare come la peste!

Il tricosan, di cui abbiamo già parlato, ostacolerebbe la tiroide.

Il laurilsolfato di sodio, con effetto schiumogeno che dissolve la placca. E', inoltre, irritante per la pelle, inquina le acque di falda ed è tossico per pesci e animali acquatici. Sono in corso degli studi per dimostrare che il SLS causa cancro e problemi gengivali, attualmente non confermato.

L'aspartame e saccarina sono dolcificanti artificiali che dovrebbero essere evitati.

Altre sostanze da evitare fluoruro, glicole propilenico, glicerina (non tossica, ma rilascia residui difficili da rimuovere), dietanolammina, sorbitolo e....le MICROSFERE!

Ebbene sì, anche le microsfere, che assicurano un'ulteriore azione abrasiva, sono particelle di plastica che possono danneggiare lo smalto e incastrarsi tra le gengive, assorbendo batteri.

DENTIFRICIO FAI DA TE...NIENTE DI PIU' FACILE!

Sembra difficile, invece no!

Potete fare in autonomia un dentrificio in casa, con questi semplici ingredienti:

Olio di cocco e bicarbonato in parti uguali

Olio essenziale se volete aggiungere un gusto, ad esempio di menta

Stevia (facoltativo, per dolcificare)

Pizzico di sale marino non raffinato per i minerali



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